© Salvatore Benvenga 2016
Photography

LEICA SUMMILUX (M) 50mm f/1,4

Un obiettivo da sogno

Il    marchio    Leica    di    per    sé    identifica    uno    dei    massimi vertici   della   produzione   di   qualità.   La   storia   stessa   della fotografia   è   scritta   nei   suoi   capitoli   più   belli   proprio   dai prodotti    Leitz:    fotocamere    e    obiettivi.    Il    Summilux    (in nomen omen) ne è magnifico protagonista.  >   Crediti:   Esemplare   fornito   gentilmente   per   il   test   da Blackdove-Cameras che   ringrazio   per   la   collaborazione.
UN PO’ DI STORIA… Nel lontano 1879, precisamente il 1 novembre, nasce a Lynow (Meclenburgo) Oskar Barnak. Mentre vagiva nella culla, a Wetzlar, operava da trent’anni un’azienda specializzata nella produzione di microscopi, la ditta Ernst Leitz Optisches Institut che nel 1869 aveva proseguito l’attività iniziata nel 1849 dall' Optische Institut Carl Kellner. Una produzione di altissima qualità richiesta da laboratori di tutto il mondo, tanto che all’inizio del 1900, anno più anno meno, i dipendenti della fabbrica erano quasi un migliaio e si producevano circa novemila microscopi all’anno. Nel gennaio del 1911 Barnak, la cui famiglia inizialmente si era trasferita a Berlino dove il giovane Oskar aveva studiato meccanica e cominciato ad interessarsi hobbysticamente di fotografia, fu assunto alla Leitz (proveniente dalla Zeiss) come direttore del reparto progettazione microscopi. Ma si occupò anche di progettare una cinepresa per pellicole 35mm. Le riprese purtroppo non riuscivano sempre correttamente esposte, cosicché si inventò un piccolo apparecchio tascabile che utilizzasse una striscia (2 metri) di pellicola perforata da 35mm in modo da poter sviluppare subito lo scatto come test prima di girare le riprese. Di fatto inventò una macchina fotografica con un otturatore a tendina con un tempo fisso da 1/40 di secondo e un obiettivo collassabile. Inizialmente ogni fotogramma era di 24mm di larghezza per 36 mm di altezza. Lo sviluppo di questo progetto approdò ad una seconda versione della «Leica», sviluppo interrotto dallo scoppio della prima guerra mondiale (1914) e soprattutto dalla susseguente crisi economica marcata da una inflazione spaventosa, disoccupazione, calo di commesse e carenza di liquidità per le imprese che faticavano a fare investimenti. Fu il coraggio e la determinazione di Ernst Leitz a dare il «la» nel 1923 alla riconversione della fabbrica producendo macchine fotografiche, le Leica di Barnak per le quali il prof. Max Berek progettò il primo obiettivo anastigmatico Leitz 50mm f/3,5.. Dopo una trentina di prototipi, nonostante lo scetticismo generale soprattutto di molti fotografi professionisti abituati a lavorare con macchine di grosso formato, tra il 1924 e l’inizio del 1925 a Wetzlar furono prodotte 500 fotocamere marchiate Leica ( acronimo di LEitz-CAmera), nome che però si riuscì a registrare solo nel 1937. E fu alla fiera di Lipsia del 1925 che essa fu presentata ufficialmente al mondo che la accolse stupito per la sua leggerezza, portabilità, flessibilità, qualità dei risultati. Le fotocamere 35mm entrano così, dall’ingresso principale, nella storia della fotografia. Il sistema M nasce nel 1954, con il modello M3, sostituendo il precedente attacco M39 a vite, su un progetto di macchine rigorosamente a telemetro, rigorosamente curate in ogni dettaglio. Inutile, credo, aggiungere altro. La qualità Leica è fuori discussione. Dedichiamoci quindi all’analisi degli obiettivi e, nello specifico, di questo Summilux M 50mm f/1,4 che fu progettato come alternativa più luminosa del solido e sempre validissimo Summicron M 50mm f/2. Questo stop di guadagno non implica automaticamente una resa eccezionale a tutta apertura. Infatti - ma questa è praticamente una regola per gli obiettivi luminosi a cui anche il Summilux non sfugge - a diaframma tutto aperto è presente una vignettatura a bordo campo, un calo di resa ai bordi, una leggera distorsione e così via. Ma già da f/4 l’obiettivo scatena tutta la sua potenza di fuoco. La prima versione di questo obiettivo è del 1959 ( schema ottico doppio Gauss a 7 lenti in 4 gruppi), modello che ebbe qualche critica per la sua resa alla massima apertura decisamente poco entusiasmante, presenza di flare e coma. Nel 1962, progettato da W.Mandler, appare una seconda versione che ridisegna lo schema (sempre doppio Gauss a 7 lenti ma in cinque gruppi.) e impiega vetri a bassissima dispersione ed alta rifrazione tra i migliori dell’epoca ed in cui abbondavano elementi chimici e metalli diciamo «poco ecologici». Ovviamente i risultati erano nettamente superiori ( così come il prezzo di vendita) anche se la stessa Leitz ha sempre sottolineato - e non vedo come si possa dissentirne - che la tanto osannata misurazione MTF ( funzione di trasferimento del contrasto) pur se di estrema importanza è solo uno dei punti di valutazione di un’ottica, in quanto vale per oggetti e immagini in piano. Un obiettivo deve essere giudicato anche per la sua precisione, qualità costruttiva, resa cromatica, plasticità, contributo dello sfocato, e così via. E su questi aspetti il Summilux, ça va sans dire, è ai vertici.
DATI TECNICI Lunghezza focale 50mm Angolo di campo : 46,7° Max apertura diaframma f/1,4 Minima apertura diaframma f/16 Diaframma a 12 lamelle 7 lenti in 5 gruppi Minima distanza di messa a fuoco 1 mt. Diametro filtri: 43mm Peso gr 290 Attacco: Leica M Anno 1987  
CONCLUSIONI Questo non è un test scientifico. E’ semplicemente una prova sul campo fatta con scrupolo e pura passione. Le immagini pubblicate in questi articoli NON sono state corrette o migliorate con Photoshop. Unica concessione è soltanto una leggera modifica di qualche punto valore nei parametri di esposizione se la foto risulta eccessivamente scura o chiara. Nient’altro. Tirando le somme credo si possa tranquillamente affermare che se si desidera la migliore nitidezza e microcontrasto generale più che sul Summilux bisognerebbe orientarsi sul Summicron 50mm f/2. Il Summilux è un obiettivo che garantisce ottime prestazioni generali, una plasticità ed una resa cromatica molto fine ancorché apprezzabile più sulla pellicola che non sul digitale. Le immagini appaiono decisamente brillanti e ben dettagliate, specialmente a partire da f/2,8. Non è una lente per tutte le tasche, questo va ammesso, e come tutte le ottiche Leica si trova, anche sul mercato dell’usato, ad un prezzo non proprio abbordabile. Ma, dalla sua, ha anche la proprietà di mantenere il suo valore nel tempo. Non si può certo parlare di investimento, ma  rispetto ad altre marche un obiettivo Leica spunta quotazioni più elevate ed assicura, nel contempo, al suo proprietario una resa fotografica di primissimo livello.
Summilux 50mm f/1,4

TEST SU SONY A7

L’obiettivo

L’obiettivo è di altissimo livello sia meccanco che ottico. Piacevolissimo da maneggiare, solido e compatto. A tutta apertura vignetta leggermente, ma basta diaframmare appena per veder sprigionare nitidezza a tutto campo. A partire da f/4 raggiunge vertici ragguardevoli. Le aberrazioni paiono tutto sommato ben controllate ( sebbene non sia esente da flare e da purple fringing) con una minima distorsione a barilotto. Le immagini appaiono pulite e ben dettagliate, con un tocco di delicata morbidezza e piacevolissima resa cromatica, tipico delle ottiche Leica. E’ un obiettivo che ha dalla sua il fascino delle cose ben fatte e curate, un casato nobile che lo accredita e la sobria eleganza delle ottiche M. I risultati sono di alto livello come è lecito attendersi. Si tratta di un obiettivo progettato quando il digitale era ancora un perfetto sconosciuto, quindi per il mondo analogico. Tuttavia, anche sulle moderne fotocamere fa la sua splendida figura come è possibile vedere dalle immagini a corredo.
click on to enlarge
click on to enlarge
click on to enlarge
f/1,4
f/4
f/8
f/8
f/2
f/1,4
f/ 5,6
a f/ 1,4
a f/ 4
a f/ 8
click on to expand
click on to expand
click on to expand
click on to expand
click on to expand
click on to expand
click on to expand
click on to expand
click on to expand
click on to expand
FLARE
© Lorem ipsum dolor sit Nulla in mollit pariatur in, est ut dolor eu eiusmod lorem 2014
Photography

LEICA SUMMILUX (M) 50mm f/1,4

Un obiettivo da sogno

Il    marchio    Leica    di    per    sé    identifica    uno    dei massimi    vertici    della    produzione    di    qualità.    La storia    stessa    della    fotografia    è    scritta    nei    suoi capitoli     più     belli     proprio     dai     prodotti     Leitz: fotocamere    e    obiettivi.    Il    Summilux    (in    nomen omen) ne è magnifico protagonista.  >    Crediti:    Esemplare    fornito    gentilmente    per    il test   da   Blackdove-Cameras   che    ringrazio    per    la   collaborazione.

Le fotocamere

Pagine dedicate a macchine fotografiche di ogni epoca con cui ho materialmente operato..

Gli obiettivi

La sezione è divisa in due grandi segmenti: quella che ho denominato «l’obiettivo perfetto» ovvero una vasta rcensione di numerosi 50mm ( e dintorni) e quella relativa alle altre focali.

Gli accessori

In particolare motori.
© Lorem ipsum dolor sit Nulla in mollit pariatur in, est ut dolor eu eiusmod lorem 2014
Photography

LEICA SUMMILUX

(M) 50mm f/1,4

Un obiettivo da

sogno

Il   marchio   Leica   di   per   sé   identifica   uno dei   massimi   vertici   della   produzione   di qualità.   La   storia   stessa   della   fotografia è   scritta   nei   suoi   capitoli   più   belli   proprio dai   prodotti   Leitz:   fotocamere   e   obiettivi. Il    Summilux    (in    nomen    omen)    ne    è magnifico protagonista.  >   Crediti:   Esemplare   fornito   gentilmente per    il    test    da    Blackdove-Cameras    che   ringrazio   per   la   collaborazione.

Le fotocamere

Pagine dedicate a macchine fotografiche di ogni epoca con cui ho materialmente operato..

Gli obiettivi

La sezione è divisa in due grandi segmenti: quella che ho denominato «l’obiettivo perfetto» ovvero una vasta rcensione di numerosi 50mm ( e dintorni) e quella relativa alle altre focali.

Gli accessori

In particolare motori.